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di Martina Lamberti per Freedom Writers

Lasciati stare

Lasciati stare.

Vai bene così, non puoi essere in nessun altro modo: tu sei questa, accettati.

Non affannarti, non correre, cammina: questa vita non è una corsa, non vince chi arriva prima.

Lasciati stare.

Fermati, guarda il mondo correre. Tu fermati, lasciali correre. Chissà dove vanno poi. Questa vita è una passeggiata, perché corrono? Perché corri?

Non c’è fretta di arrivare alla fine. Lasciati stare. 

Non sei sbagliata, non ti manca un pezzo.

Sei unica: preservati.

Accarezzati, guardati allo specchio, di’ a te stessa che sei bella, che sei ok. 

Non aver fretta, aspettati: se non riesci oggi lo farai domani.

Se non puoi essere forte adesso, lo sarai poi. Non c’è nessuna legge, nessun codice da seguire, almeno su questo sii libera. Non incatenarti a tempi da rispettare e al giudizio degli altri. 

Lasciati stare.

Vai bene, stai facendo tanto, stai andando forte; hai tutto in equilibrio sulla testa come una donna africana. Un cesto di frutta non sempre dolce è difficile da portare. Riconoscilo e stimati.

Pensati, capisciti, cogli le tue fragilità e facci amicizia: anche loro hanno bisogno di carezze.

Ascoltati, osservati, capisci i tuoi punti di forza e congratulati: sei brava.

Lasciati stare.

Accetta il tuo essere smarrita, il tuo procedere a tentoni nel buio, il tuo non sapere da che parte procedere: va bene, gli attimi di blackout servono a stupirsi della luce, a capire la sua profonda importanza e a esserne estremamente riconoscenti. Il buio va bene, esiste e quando arriva non si può far altro che accoglierlo: premurati di essere luce di stella nelle sue braccia, il sole poi verrà!

Lasciati stare. 

Non sei né troppo alta né troppo bassa, non esageratamente magra o eccessivamente grassa, né troppo bianca o gialla o nera.

Sei perfetta, sei nell’unico modo in cui tu possa essere: accettati, diamine!

Accettati adesso, subito! Non avrai un’altra vita per farlo, non c’è un secondo tempo, a fine partita non avrai la chance per una rivincita. Fallo ora guardati nel primo specchio a disposizione, nel vetro di una porta o in una pozzanghera e dillo! Di’ a te stessa: IO VALGO!

Vali per le lacrime, per i sorrisi, per le carezze, per la paura e per il coraggio. Vali per le mani che hai stretto e per quelle che hai lasciato.

Tu vali.

Lasciati stare. 

Ora.

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