Tra i vari ricordi struggenti e dolci della mia gioventù, vi sono senz’altro ai primi posti, i ricordi musicali. Ricordi di canzoni legati a delle situazioni particolari, a delle persone in particolare, come delle commoventi situazioni familiari. Tutto potrebbe essere iniziato alla metà degli anni 60, e le prime note che ho immagazzinato sono quelle che suonava con la chitarra il mio fratello maggiore. La radio era accesa di continuo e sono tantissime le canzoni che ho imparato a memoria e che riproducevo poi con la mia vocina di bambinetto, accompagnato dal fratellone.
Posso far risalire ad allora il mio grande amore per la musica, questa scoperta di un mondo nel quale sono parte integrante tuttora. Crescendo arrivò il tempo degli innamoramenti, delle feste casalinghe quelle con il giradischi di fortuna, e intanto piano, piano, arrivò da me sulle ali di un entusiasmo giovanile, questo grande inestimabile gioiello del rock e da allora niente fu uguale. La fame di musica cresceva e la voglia della scoperta, della conoscenza, si faceva strada cambiando la mia fisionomia di imberbe giovanetto. Di getto passavo le giornate ascoltando album storici di Deep Purple, Led Zeppelin, Genesis, Pink Floyd, Santana; Jethro Tull, David Bowie, Elton John e via ascoltando. Il mio gruppo di amici era quello dello scambio, del centrare quel tal disco per potermelo con calma registrare, scambiandolo con uno dei miei. Erano anni mitici di frequenze in discoteca , la disco music, di soul da ascoltare, mentre un giorno mi affacciai proprio nella via dove oggi vi è la nostra radio. Solo 2 o 3 numeri civici più in giù, Radio Bra Onderosse mi accolse, mi diede l’opportunità grandissima di trasmettere musica, di giostrarmi con un microfono, di indossare le cuffie. Mentre dal primo mixer cambiavo la frequenza dei brani, fu amore incondizionato verso questo mondo, verso un volo negli spazi infiniti del mio entusiasmo giovanile.
Un paio d’anni dopo, con il tramonto della realtà radiofonica braidese, fu GRD radio libera di Alba che mi accolse e mi fece parte integrante di essa. Circondato dall’amicizia di giovani pischelli come il sottoscritto, abbiamo dato vita ad un progetto musicale durato, per conto mio, almeno 8 anni, di programmi sempre nuovi, freschi, coinvolgenti e ore no stop che a volte vincevano di brutto anche la stanchezza. Nel silenzio ovattato della mia camera ero poi a ripensare continuamente quanto bene mi aveva dato la musica, quanto l’ ho amata ricambiando una grande passione, così eccomi preso dai concerti dal vivo. Quanti con l’emozione nella gola, l’adrenalina a 10000 ne ho vissuti .
Ora sono ancora in sella, faccio ancora parte di questo mondo, racconto ancora una storia fatta di musica, di rock. Il mio discorso non si è fermato, è ripreso con la maturità degli anni belli giovanili alle spalle, ma con la consapevolezza del mestiere , della conoscenza, e, grazie al progetto di Braontherocks, eccomi a raccontare di musica e ripartire da quel settembre magico del 1978 quando, ai microfoni di GRD, faceva capolino in tal Zio George divenuto poi, per acclamazione, Wonderful d.j., dai miei mitici colleghi.Il tutto è ancora qui, ogni giovedi sera insieme al mio nipotino che mi assiste e coadiuva. La storia è ancora attuale, quella di un ragazzo mai cresciuto.