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Di Checco Matera

Nel corso della vita abbiamo rotto centinaia, se non migliaia di cose, oggetti, relazioni.
Le cose si rompono volontariamente o involontariamente.
Quanti bicchieri avete rotto nella vostra vita? 
Quanti rotti volontariamente?
Quanti rotti rompendo una relazione?

Per rompere una noce di cocco ci serve un martello, per rompere un uovo potrebbe bastare un altro uovo. Ogni cosa si rompe con la giusta forza, con il giusto attrezzo. Come in questi due casi appena citati le rotture non sono sempre qualcosa di negativo.

La rottura di un uovo diventa un’opportunità per creare qualcosa che ci serve al nostro fabbisogno nutritivo. (una torta, una frittata, un uovo alla coque).Sappiamo quindi rompere le cose in modo controllato se vogliamo. Anche quel bicchiere rotto, col senno di poi, può essere uno stimolo a cambiare i nostri bicchieri fatiscenti.

In fondo però quel bicchiere mi piaceva. Quel bicchiere da cui ero abituato a bere. Quel bicchiere che teneva la quantità giusta di acqua, vino o birra. In quel bicchiere ci ho bevuto qualsiasi cosa.

È incredibile quanti vetri lascia in giro, e quanti ne raccogli settimane dopo averlo rotto.Non è facile staccarsi da un bicchiere.Bisogna cercare di non rompere i bicchieri, quelli non si aggiustano.

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