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racconto di Martina, illustrazioni di Cristina

Parte 1 di 4

In un paese che, a pensarci su, tanto lontano non è, viveva un tempo, in un castello dai mille colori, un re di nome Alberto. Sul viso di Alberto v’era sempre un bel sorriso poiché egli amava la vita ed era sempre pronto a sorprendersi delle piccole cose. Il re possedeva un prezioso baule nel quale custodiva un cuore magico che avrebbe donato solo ad una persona buona e piena d’amore.

Purtroppo però, come in tutti i regni che si rispettino, anche in questo viveva un essere malvagio.

Il suo nome era Hulsko e voleva a tutti i costi impossessarsi di ciò che credeva essere il più grande tesoro di sempre. Hulsko odiava i colori, odiava il castello del re e tutta l’allegria che lo circondava. Viveva, infatti, nel buio tenebroso, in una casa sporca, fredda e piena d’insetti. Tra le grigie pareti del suo antro covava un malvagio desiderio: dimostrare al re che tutti quei colori sgargianti erano solo una sciocchezza e che la sua felicità non era altro che un’illusione. Il re, dal canto suo, era sempre felice ed allegro, e più rideva, più il castello risplendeva di quella luce magica che solo un sorriso può emanare.

Un giorno il buon Alberto decise di andare nel bosco per fare una passeggiata a cavallo. Montò sul suo fedele destriero ignaro che Hulsko lo stesse spiando, come sempre d’altronde. Il malvagio decise di approfittare dell’occasione.

Appurato d’aver via libera, poiché il re era impegnato nella sua scampagnata equestre, s’intrufolò nel castello e rubò il cuore, lasciando dietro di sé una scia tenebrosa e il lugubre suono di una risata malvagia.

…to be continued

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