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racconto di Martina, illustrazioni di Cristina

Parte 2 di 4

[clicca qui per leggere la prima parte]

…In quel preciso istante il castello perse tutti i suoi colori, gli uccellini smisero di danzare come innamorati e calò un assordante silenzio. Quando il re rientrò nella sua dimora, tutto era così grigio che anche il suo volto si fece investire dalla tristezza e il suo dolce sorriso volò via.

Il re cercò di pensare ad un modo per rendere di nuovo splendente il suo castello e tutto ciò che lo circondava. Singhiozzando, camminava nel bosco, in quel bosco incantato che sempre aveva prestato l’orecchio al dolce suono delle sue risate. Ora era lì, ad ascoltare, non note melodiose, ma il pianto di qualcuno bisognoso di aiuto.

Nel frattempo Hulsko, sogghignante, era rientrato al suo freddo e cupo domicilio. Custodiva gelosamente il cuore sottratto ad Alberto e si compiaceva del suo misfatto. Iniziò così a cercare un nascondiglio sicuro per il tesoro rubato. Scrutò ogni angolo di quel decadente luogo quale era la sua dimora, scegliendo poi un antico bauletto. Quest’ultimo s’incastonava perfettamente in una nicchia segreta del suo ripostiglio, ben coperta da una credenza colma di orrori, polvere e ragnatele, rendendolo introvabile per chiunque.

Soddisfatto del decadimento che circondava la sua dimora, si riempì d’orgoglio quando realizzò di esser riuscito a trasformare a sua immagine l’intero regno.

Il malvagio pensava che niente e nessuno potessero più fermarlo…

…to be continued

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