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(di Marco Rock)

Archiviati i sogni di un manager innamorato del rock,oggi vorrei parlarvi della forma della musica.
Avete mai pensato a che forma potrebbe avere la musica se si manifestasse davanti a voi?

Da quando Apple ed Emi strinsero l’accordo che creò iTunes, il termine musica liquida è entrato a far parte del nostro vocabolario. La musica liquida è quella puoi ascoltare senza un supporto classico che va dal fonografo al cd, passando per il vinile e i nastri magnetici, una figata, l’intera audioteca mondiale a portata di dito e di orecchio in qualunque momento e in qualunque luogo!

Ma è proprio cosi figo?

Cioè, mi spiego meglio, è assolutamente una figata, ma tutta la poesia romantica che c’è dietro la musica dove la mettiamo? Quello sforzo che si faceva uscendo ed andando nel negozio di fiducia, o nel mercatino dell’usato che rendeva tutto così prezioso, quell’emozione che vivevi nell’attesa di tornare a casa per mettere sul giradischi quel vinile appena comprato, quello di un perfetto sconosciuto,  per scoprire se quei solchi ci avrebbero emozionato o meno, che fine ha fatto tutto ciò? È giusto relegare alle onde propagate nello spazio tra un satellite e l’altro gli assoli di Jimi Hendrix, o la voce di Etta James? Anzi il termine “giusto” non va bene… direi: è rispettoso conservare le memorie di Jim Morrison in un cloud?

Ogni generazione è figlia del suo tempo ed sacrosanto che sia così, ma ogni generazione ha sempre imparato da quella prima cosa, come e dove andare, mettendoci ovviamente del loro ovviamente. Allora la forma perfetta, il giusto mix tra passato, presente e futuro è la forma solidamente liquida!                                                         

La musica solidamente liquida è quella che possiedi sui tuoi scaffali, sul tuo device preferito e nel tuo cuore. Per me la forma della musica è un sorriso dopo una giornata difficile, un abbraccio inaspettato, una birra ghiacciata il 18 di luglio, un… “andrà tutto bene”…

Vorrei che tutti scegliessero come forma della musica quella solidamente liquida…  facciamo un patto: da adesso in avanti ogni volta che scaricate un mp3 dal web, come esercizio propedeutico, prendete le vostre chiappette e andate nel negozio di dischi vicino casa a cercare se quell’artista ha deciso o meno di lasciare nella storia della musica, la sua arte anche in forma solidamente liquida. Se non trovate nulla, allora quell’artista non è degno di starci nella vostra collezione… Affare fatto?

Ricordate che se l’unico modo per possedere la musica è attraverso il vinile, allora il modo più rispettoso per conservare il ricordo delle nostre emozioni rimane la forma solidamente liquida, possedere  il vinile e scaricare l’mp3.

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